Il Barocco
Tutto iniziò l’11 Gennaio 1693, quando un terremoto catastrofico rase al suolo molti paesi della Val di Noto. Delle precedenti strutture architettoniche realizzate in stile gotico-catalano sono rimasti il Portale di San Giorgio ed una cappella della Chiesa di Santa Maria delle Scale, entrambi a Ragusa.
Dopo il cataclisma la ricostruzione fu affidata al Principe di Camastra, il quale avvalendosi di un geniale architetto, Rosario Gagliardi, scelse lo stile barocco, con delle innovazioni estetiche che lo hanno fatto ribattezzare “Tardo Barocco Siciliano”.
Di straordinaria bellezza è la chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla, capolavoro del Gagliardi, mentre notevoli sono i palazzi Cosentino e La Rocca, dai cui balconi emergono tra fantasia e gusto del grottesco, tantissimi personaggi scolpiti nella pietra locale.
Città tra le più attraenti della Sicilia è Scicli, dominata dalla imponente chiesa di San Matteo, che è anche uno dei centri più ricchi di storia della provincia iblea.
La città si estende su un’ampia vallata tra le colline rocciose di tre valloni: quello di San Bartolomeo, quello di Santa Maria La Nova e la Fiumara di Modica, e costituisce un piccolo gioiello barocco.
Interessantissimo il centro storico con i suoi palazzi settecenteschi e la via Mormino Penna, perfetta realizzazione della concezione urbanistica barocca in cui spazio, luce e armonia costituiscono, con i palazzi nobiliari, i monumenti ecclesiali e gli scorci prospettici, un “unicum” nel suo genere.
Altre realizzazioni possono adesso essere ammirate a Modica, Noto e Palazzolo Acreide, solo per citare i più importanti, mentre il riconoscimento più alto lo si deve all’Unesco, che ha classificato il Tardo Barocco Siciliano tra i Patrimoni dell’Umanità.
Chiesa di San Matteo a Scicli |
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Chiesa di Santa Maria delle Scale |
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Palazzo Cosentino a Ragusa Ibla |
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Palazzo La Rocca a Ragusa Ibla |
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Portale di San Giorgio |
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San Giorgio a Ragusa Ibla |
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Via Mormino Penna a Scicli |
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